Pulizia delle superfici nelle scuole per ridurre il rischio COVID-19
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha fornito indicazioni su come ridurre il rischio da contagio all’interno degli ambienti scolastici. Le scuole dovrebbero educare il personale e gli studenti sulle misure di prevenzione del COVID-19, sviluppare un programma per la pulizia e la disinfezione quotidiana dell’ambiente scolastico, delle strutture e delle superfici toccate frequentemente e garantire la disponibilità di dispositivi per l’igiene delle mani e una guida nazionale/locale sull’uso delle mascherine.
Lo stesso aspetto viene richiamato nel documento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità: Rapporto ISS COVID-19 n. 12/2021 dal titolo “Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: ambienti/superfici”. La strategia della pulizia delle superfici risulta quindi di primaria importanza soprattutto quando all’interno delle stesse aule vi è una rotazione degli occupanti.
Obiettivo del monitoraggio delle superfici è la quantificazione della carica batterica mesofila aerobia espressa in unità formanti colonie per piastra (ucf/piastra). All’interno del progetto QAES stiamo attualmente rilevando le misure in alcune scuole dell’Alto Adige, mediante piastre all’interno delle aule e di altri locali per la didattica, come ad esempio i laboratori. Le misure vengono eseguite sulle superfici di banchi, cattedre e elementi delle classi che possono essere toccati da più persone (come ad esempio le maniglie).
Le misure hanno come obiettivo valutare le strategie di pulizia delle superfici nelle scuole, per suggerire azioni migliorative, che possono essere adottate per garantire una maggior efficacia degli interventi.